martedì 15 novembre 2011

Essere sensibili ai detergenti

Spesso con quanta superficialità scegliamo un detergente? Basti solo pensare quando andiamo in viaggio o ci allontaniamo da casa, di certo non pensiamo a portarci bagnischiuma ecc. Questo comportamento tuttavia, soprattutto per chi ha pelli sensibili, potrebbe causare nel tempo dei problemi.

Non solo però le pelli sensibili, ma anche quelle normali, possono risentire dell'uso prolungato di detergenti di scarsa qualità. Un detergente scadente può alterare il film idrolipidico che ricopre la pelle, rendendo la cute ipersensibile e quindi soggetta a dermatiti. Questo film funge da barriera e i saponi che usiamo possono aggredirlo, modificando il pH e lasciare quindi la pelle indifesa. Spesso questo processo si evidenzia nella sensazione della pelle che tira, dovuta al rigonfiamento del cosiddetto strato corneo, con successiva secchezza e desquamazione. Si possono poi verificare arrossamenti, lesioni che predispongono il soggetto a contrarre anche infezioni da fungo. Come scegliere quindi buoni detergenti? Innanzitutto controllare il numero di tensioattivi presenti nel prodotto: maggiore è la loro quantità minore sarà l'aggressione cutanea, questo perché dal punto di vista meccanico, particelle di sapone più grandi sono meno invasive di quelle più piccole, caratteristiche di detergenti che contengono al massimo due tensioattivi. Preferire tensioattivi a base glucosidica rispetto a quelli anionici più diffusi, certo si pagano di più ma la pelle almeno si conserva, ed un gran guadagno.

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